Guida pratica al DALF C1

C’è un abisso tra il DELF B2 e il DALF C1, partendo già dalle prove che, produzione orale esclusa, fanno parte di un blocco unico di prova che dura 4 ore. Non c’è molto tempo per rileggere e controllare, bisogna saperle fare una dopo l’altra bene e velocemente.

Come affrontare dunque questa certificazione? Di séguito, una breve guida su come avviarsi al meraviglioso mondo del DALF.

 

Premesse:

  • Allenarsi – Consiglio di trovare un argomento che vi interessi (calcio, storia, piante, informatica, fumetti… qualsiasi cosa!) e leggetelo in francese! Non c’è cosa peggiore di dover imparare una lingua su qualcosa che non ci interessa per niente!
  • Iscriversi – Al momento dell’iscrizione, potrete scegliere tra due aeree: quella letteraria o quella scientifica. In base a questo avrete prove diverse. Normalmente l’area scientifica è più semplice a livello lessicale; quella letteraria comporta invece una serie notevole di conoscenze letterarie (vedasi Compréhension des écrits.)

     

La prova dura 40 minuti ed è costituita da una prima parte d’ascolto orale, con un ascolto lungo e l’altro breve, e una seconda in cui si risponde alle domande inerenti gli audio.

La prima prova si ascolta due volte. Durante la prima è bene prendere note sul margine destro del foglio (bisogna riuscire a prendere veloce e bene appunti in francese).

La seconda prova si ascolta solo una volta ma gli estratti sonori sono più brevi.

Primo consiglio: ascoltate tanta radio e tanta pubblicità. Spesso è questa che si trova nella seconda prova. Potete provare a trascrivere quello che sentite, per esempio, anche solo per esercitarvi a prendere appunti in francese.

Secondo consiglio
: non risparmiatevi nel fare tantissimi esercizi, di grammatica, struttura, orali… Serviranno ad ingurgitare strutture che riconoscerete, perché potreste capire il 100% di quanto sentiate e comunque sbagliare le risposte, poiché le tre possibili risposte si assomigliano moltissimo. E allora bisogna stare attenti veramente a ogni sfumatura!

50 minuti per una serie di domande su un testo (1500-2000 parole) letterario o giornalistico. Bisogna leggere rapidamente il testo, sottolineare già a prima lettura le parti più importanti, poi rispondere velocemente alle varie domande.
La parte più scocciante è il riconoscimento dei generi letterari, generalmente parte integrante di questa prova.

Due prove, NON una a scelta tra le due! Sintesi e Saggio di tipo argomentativo. 2h30.

Bisogna prenderla sul serio per due motivi: il tempo, relativamente poco, e la metodologia particolare (struttura e connettori). Inoltre, non si può usare il vocabolario.

Premessa: due parole sono due gruppi di lettere e traits d’union separati da uno spazio! Il dit sono 2 parole, c’est-à-dire 1 sola!
Dati due o tre testi che trattano dello stesso argomento, bisogna fare una sintesi (delle iniziali 1000 parole circa, ridurre a 220); elaborare dunque un nuovo testo che non sia un copia-incolla dei primi due ma una “fusione” senza ripetizioni dei testi dati, fatta in modo coerente. Quindi:

  • leggere e capire bene i testi;
  • cercare di dividere ogni paragrafo e sottolineare le frasi o idee essenziali;
  • se non è troppo lungo e complicato, anche usando delle abbreviazioni, fare due o più colonne in base ai testi dati e scriverne le idee essenziali, in modo da eliminare le idee doppione e capire già come sintetizzare i testi in modo coerente;
  • a questo punto fare una sintesi dei due testi senza creare doppioni. Va bene ogni tanto usare delle parole chiave riprese nel testo ma mai copiare intere frasi! L’uso dei connettori è fondamentale con uno stile neutro, senza nessun tipo di giudizio personale (quindi banditi connettori di tipo: selon moi, heureusement, malheureusement, je pense que ecc.).
    Cerchiamo, prima della prova, di stamparne in mente alcuni fondamentali (almeno per usarne uno per tipo):
    • tout d’abord – per iniziare;
    • ensuite – per continuare;
    • d’un côté… d’un autre côté – per mettere in contrasto;
    • aussi bien… que – per comparare;
    • malgré le fait que, tandis que, néanmoins – per introdurre una concessione;
    • à cause de, étant donné que, vu que, considéré le fait que, en raison de – per introdurre una causa (comme è troppo colloquiale per C1);
    • de ce fait, c’est pour cette raison que, en conséquence – per introdurre una consequenza (troppo colloquiali donc e alors);
    • de plus, en outre, par ailleurs, également – per aggiungere;
    • enfin, en conclusion – per concludere.
  • Una volta finito, se abbiamo ancora tempo, cerchiamo di sostituire alcune parole usate con dei sinonimi un po’ più ricercati (es. faire produire o dire affirmer).
  • Infine, contare bene che le parole siano circa 220.

Ecco la parte, probabilmente, più difficile dell’esame: il saggio di tipo argomentativo (225-275 parole).
Si tratta di un componimento in cui l’autore esprime una propria tesi e ne dimostra la validità grazie al materiale a sua disposizione che, quindi, ha una sua precisa utilità all’interno del testo. Il materiale a disposizione è ovviamente l'insieme dei testi di cui ho appena redatto la synthèse.
Si inizia quindi con un titolo, un’introduzione, una parte centrale esaminando un po’ il contenuto dei testi, si espone la nostra idea con qualche esempio personale e infine si conclude con una bella conclusione. Qui i connettori sono fondamentali. Obbligatoria, tanto obbligatorio da non passare l’esame, la propria opinione.

Last but no least, sappiate che nello scritto di solito i verbi si mettono:
  • alla prima persona singolare, per il saggio argomentativo;
  • alla terza persona plurale, per il resto degli scritti.
Dunque attenzione soprattutto a queste forme.

Ad maiora.