Imparare le lingue senza studiare: la nuova frontiera del sapere

Sprecare ore sui libri a ripetere verbi, sperperare tempo riascoltando cd e insegnante per la pronuncia, esaurire il proprio tempo libero provando per l’ennesima volta a creare un componimento corretto, tentate di formulare frase via via più complesse, dissipare tempo e denaro per recarsi a lezione…

Ma no! Oggi esistono decine di metodi alternativi per imparare una lingua. Non ha senso affaticarsi così!

Hai solo l’imbarazzo della scelta:

  • comodissimi auricolari bluetooth da indossare la notte che ti ripeteranno i verbi e le strutture morfo-sintattiche delle frasi;
  • MP3 a traccia modificabile per aver ripetuto a oltranza un frammento di lezione piuttosto che un altro;
  • ultimamente perfino “stimolazione transcranica a corrente continua” (disponibile in California, a quanto ci riferiscono). Ti friggono il cervello con delle stimolazioni elettriche che, pare, ti aiutino a memorizzare meglio. Certo, dovrai comunque prendere i libri e studiare poi; certo, avrai fatto un viaggio del… un viaggio praticamente inutile; certo, dovrai comunque sperperare un fottio di denaro per farti friggere il cervello ma… se ne esci vivo, vuoi mettere che potrai dire: “Ho fatto la TDCS.” E sti…!
“Il sapere non conosce scorciatoie o si studia o si resta somari”.
(Roberto Burioni)
L’articolo termina così, senz’altro da aggiungere, sì! Crediamo che ogni altra aggiunta a Burioni sia del tutto inutile.

Ad maiora.