UMANO vs COMPUTER

Perché affidarsi ad un traduttore umano
e non ad un compilatore automatico?

Perché attendere un giorno o più
e non avere la traduzione in pochi istanti?

Perché pagare qualcuno
e non usufruire di una traduzione on-line gratuita?

Semplice! perché «Tradurre» non equivale a convertire meccanicamente parole da una lingua ad un’altra e questo va oltre la lapalissiana difficoltà dell’applicazione di regole grammaticali da parte di un traduttore automatico.
Anche i più sofisticati programmi per la traduzione mancano naturalmente di ratio, quella “sensibilità” di un buon traduttore umano. Insomma,

«Non si traduce ciò che è scritto, si traduce ciò che l’autore voleva dire; è per questo che i computer non riescono a tradurre.»
(Anonimo)

Una traduzione è fedele se è in grado d’adattare i contenuti del testo di partenza ai sistemi linguistico e culturale della lingua di destinazione, mantenendo i requisiti stilistico-tecnico-storici e rispettando richieste che implicano dettagli e sfumature che si possono ottenere solo con un attento e meticoloso lavoro.

Siamo stati troppe volte bloccati su un termine, senza sapere come renderlo nel modo migliore, quale scegliere fra le varie opzioni… Per una singola parola possiamo aver trascorso ore in riflessione, confronti coi colleghi, immedesimazione nella funzione del termine stesso! Come può quindi fare la scelta giusta un programma, che “prende” meccanicamente il termine associato ad una parola, senza tener conto delle varie funzioni, accezioni e campi di applicazione? Un programma di traduzione non può essere in grado di valutare un documento né di saperlo rendere, al di là delle singole parole tradotte e, più o meno, grammaticalmente corrette.



Insomma, perché un compilatore automatico rende il senso, e più o meno arridicamente, ci dà l’idea del contenuto;
un traduttore umano, semplicemente TRADUCE!